lunedì 1 febbraio 2010

Al via "I segreti del Pollino"

SENISE – L'associazione culturale ArtePollino continua la sua attività di promozione e divulgazione del progetto omonimo, attraverso iniziative ludico didattiche rivolte alle scuole dei comuni lucani del Parco Nazionale del Pollino. La nuova ed interessante iniziativa, è un progetto che mira a mettere in mostra e premiare le foto più significative scattate dai partecipanti. Il Concorso Fotografico "I segreti del Pollino", è rivolto a tutte le scuole di ogni ordine e grado del Parco Nazionale del Pollino. L'obiettivo è la conoscenza del territorio attraverso la fotografia, che forse più di ogni atro strumento permette di tradurre in immagini le sensazioni evocate dai luoghi e di coglierne i particolari. «Il tema del concorso – dichiara il presidente dell’associazione Gaetano Lofrano - si sviluppa attraverso una narrazione costruita con le immagini, che però non vuole essere un susseguirsi di colorate cartoline, ma un modo diverso per raccontare e far conoscere il territorio, per svelare i suoi segreti». In continuità con i seminari formativi per gli insegnanti, ai laboratori creativi organizzati per gli studenti ed al progetto “Arte e Riciclo”, l'associazione si fa promotrice di questo concorso, pensato proprio in relazione alle opere che sono state installate nell’ambito del progetto ArtePollino e per la diffusione dei temi legati all'Arte e alla Natura e al senso del progetto. «Raccontare i segreti di un luogo – prosegue Lofrano - vuol dire anche coglierne gli aspetti meno noti, meno evidenti e perciò più interessanti. I ragazzi sono invitati ad osservare attentamente il territorio del Parco ed a percorrere gli itinerari che saranno realizzati intorno alle opere d'arte, per catturare in uno scatto fotografico la sua veste creativa, la magia di una natura incontaminata, la forza delle sue tradizioni, i valori culturali, i segni della storia ed ogni singolo aspetto che rende unico il Pollino. Speriamo – conclude – di trarre da questo concorso degli aspetti positivi, per poterci lavorare poi in futuro».


Claudio Sole

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